Tore Ena

Tore Ena


La domenica mattina del 13 aprile 2003, di ritorno da un turno notturno, Salvatore Ena, per tutti “Tore si schianta sulla SS 130 perdendo la vita.

Durante le ore precedenti, con altri colleghi, aveva lavorato indefessamente per bonificare un’area battuta dai bracconieri.

Quegli stessi bracconieri che nel corso degli anni, oltre a disseminare le campagne sarde di reti, tagliole, lacci, hanno iniziato ad utilizzare trappole mortali non solo contro la selvaggina ma anche nei confronti degli ignari visitatori delle nostre montagne.

Una delle loro ultime invenzioni è il famigerato tubo-fucile che, se ben mimetizzato, uccide non solo cervi e cinghiali ma qualunque essere vivente transitante in zona.

Negli anni precedenti la sua scomparsa Tore ha partecipato a tutte le operazioni per rimuovere i tubi caricati con micidiali pallettoni.

Ha lavorato anche nei nuclei elitrasportati per la lotta agli incendi, prendendo poi parte alle operazioni di soccorso delle popolazioni di Uta e Assemini durante la famosa e triste recente alluvione. Una vita spesa per l’ambiente e per la sua tutela.

Il forte impegno nel sociale e i radicati valori di sardità e onestà ne fanno un uomo di grande levatura.

Salvatore Ena, uomo da sempre in prima linea impegnato per la difesa dell’ambiente, nel sociale e nello sport. Noto a tutti semplicemente come Tore, nasce ad Uta nel 1959.

Prima di entrare nel Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sarda, ha lavorato nell’impresa forestale del padre, dedita alle utilizzazioni boschive, per occuparsi poi, tra le altre cose, della cura del bestiame in aziende montane possedute da amici.

Sposatosi nel 1978 con Miriam Tilocca, dal quale ha tre figli (Manuela, Gianluca ed Eleonora), lavora dal 1979 al 1981 in Olanda presso una fabbrica di pneumatici.

Nel 1982, al ritorno in Sardegna, fonda la società sportiva calcistica Udajossu, con lo scopo, oltre a quello di praticare una sana disciplina sportiva, di allontanare i ragazzi dalla strada e dai pericoli connessi alla sua frequentazione. La polisportiva Udajossu, grazie all’impegno di Tore, consegue in pochi anni un numero notevoli di attestati sportivi e coagula intorno alla struttura decine di giovani.

Nel 1984 consegue l’abilitazione come assistente geriatra e nel 1991 entra in servizio nel Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, prestando servizio a Ploaghe e, dal 1992, a Capoterra.